La Locanda dei Pensieri Erranti

Il ritorno del Paganesimo

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*Nergy^Filthy*
view post Posted on 18/6/2011, 23:58




Come sempre avviene nella storia della spiritualità dell'uomo, anche in quest'era è giunta l'ora del cambiamento. Se nel mondo romano la religione ufficiale pagana perse potere e credibilità, la stessa cosa sta accadendo nel nostro mondo più avanzato e quasi destatosi dalle atrocità medievali e le ristrettezze alla libertà di scienza e pensiero ad opera di quella religione che spodestò il paganesimo promettendo miglioramenti, ma che hanno portato inizialmente l'uomo sul baratro della paura dell'anno Mille e poi ad un discreto miglioramento ma che ha comportato milioni di morti e centinaia di lotte per i diritti.
Mi chiedo, ma se il paganesimo fosse rimasto al suo posto, sì strumentalizzato, sì corrotto, ma non certo opposto a scienze e filosofie "alternative", la nostra era, che chiamiamo contemporanea, sarebbe giunta prima?
La coscienza collettiva che oggi ci siamo guadagnati la dobbiamo alla Chiesa e alle sue imposte restrizioni, così l'uomo si è dovuto destare e ha dovuto lottare per capire che ci sono cose di cui ha diritto di godere. Se non ci fosse stata la Santa Sede probabilmente alcune nostre "coscienze" odierne nemmeno le avremmo, e non saprei dire quali, perchè cercare di predire un futuro alternativo è come cercare di predire il nostro stesso futuro: un sacco di probabilità, nessuna certezza. Quindi non possiamo dire è giusto/sbagliato che le cose siano andate così.

Più che altro vorrei ragionare sul nuovo avvento delle vecchie religioni, un fenomeno comunemente denominato "Neopaganesimo", perchè ovviamente non si tratta del vecchio Paganesimo, ma è una "rivisitazione" approfondita e migliorata, modernizzata, adatta a noi cittadini del contemporaneo. E allora perchè essere riluttanti? Perchè schernire tale ritorno?

Chi ne è a conoscenza, o ne fa parte o ne sminuisce l'avvento con, passatemi il termine, idiote considerazioni, del tipo:"ma fai sacrifici umani? Ma credi in quelli che vivono sull'Olimpo?"
Normalmente, sapendo che tali persone non sanno cosa vuol dire essere pagani, non ci si fa tanto caso, però fa più rabbia sapere che attorno ci sono troppe persone come quelle.

Allora, cos'è il Neopaganesimo. Ne parlerò in termini generali, anche se ogni religione neopagana si distingue l'una dall'altra per diverse caratteristiche.
Quelle che le accomunano sono principalmente il loro approccio con la Natura.
"I neopagani si propongono come spiritualità nuove ma riportanti alla luce la Weltanschauung precristiana, ovvero quel modo di vedere il mondo che pone l'essere umano non al disopra ma all'interno del sistema della natura. Questi concetti sono stati riscoperti solo in concomitanza con la diffusione dell'Illuminismo e delle filosofie umanistiche. L'essere umano è dunque — nelle varie religioni neopagane — parallelamente considerato signore della sua persona, della sua morale e della sua società, e membro di un eterno e ciclico equilibrio universale. Le religioni neopagane di tipo ricostruzionistico si richiamano a una continuità che le riallacci all'antico, sebbene spesso si riconosca che le contaminazioni e l'adattamento a certe visioni moderne siano inevitabili." (Wikipedia)

"Mentre nell'antichità la teologia di tipo monistico e panteistico era poco diffusa tra il popolo mentre era una caratteristica prominente all'interno dei circoli misterici e delle dottrine riservate agli ordini sacerdotali, oggi avviene esattamente il contrario. I neopagani odierni sostengono una visione del mondo che vede l'intera esistenza e l'universo come prodotti dell'attività manifestativa di un'unica forza divina, immanente la natura di tutte le cose e agente secondo l'ordine dell'eterna creazione (il progresso evolutivo armonioso, rappresentato dal simbolo del pentacolo). Le religioni neopagane non implicano dunque la credenza in un trascendente o un soprannaturale, dato che la vera spiritualità sta nell'esistenza fisica stessa. La sorgente cosmica da cui deriva ogni cosa è l'Uno ereditato dai sistemi orientali e dalla filosofia greca, ed è generalmente un concetto riconosciuto sia dagli eclettici sia dai ricostruzionisti. L'identificazione del principio primo è in secondo luogo libera e differenziata per ogni religione neopagana"
"Tutte queste strutture teologiche hanno la caratteristica di essere aperte alla scienza, vista come la faccia opposta alla religione ma facente parte della stessa medaglia. L'unione olistica della spiritualità e del sapere scientifico deriva dalla consapevolezza del fatto che il dominio esplorato dal secondo è quello fisico, ovvero di tutto ciò che l'essere umano può intendere con i propri cinque sensi, mentre il dominio della prima è quello della metafisica, cioè di tutto ciò facente parte delle infinite realtà possibili che l'uomo non è in grado di percepire o immaginare con le proprie percezioni. Il punto di contatto sta nel panteismo e in tutto ciò che logicamente ne deriva, tra cui la ciclicità dell'esistenza. Quest'ultima non è vista dalle religioni neopagane come una linea retta, ma come un insieme di processi ciclici che si dispiegano a partire dal principio di tutte le cose. La manifestazione dell'universo a partire dall'attività dell'Uno è conseguentemente una forma di sviluppo, di evoluzione o involuzione delle cose. La materia è puramente una forma di energia, la stessa energia emanata dalla Divinità e frutto del dispiegamento della Divinità stessa, la quale dunque è a tutti gli effetti coincidente con l'universo e la sua natura in tutte le loro possibili interpretazioni e realtà. L'insieme di meccanismi cosmici che portano all'emanazione del cosmo a partire dall'attività generata dalla Divinità è la cosiddetta eterna creazione (che tuttavia non è creazionistica in senso abramico), ossia l'ordine che lo spirito (corrispondente alla forma o alla sostanza divina attiva) dà al caos primigenio (corrispondente alla sostanza divina passiva)." (Teologia del Neopaganesimo; da Wikipedia)

Infine, l'ideologia neopagana.
"L'influenza che le visioni del mondo naturalistiche delle religioni neopagane stanno esercitando sulla società contemporanea, hanno comportato la nascita di veri e propri sistemi di pensiero come l'ecopaganesimo che non rappresentano semplici filosofie ma intendono tradursi in concreti attivismi. In quanto le religioni neopagane sono religioni della Terra, esse riconoscono la sacralità della natura in quanto madre di tutte le cose. La natura va per questo motivo rispettata, salvaguardata e vissuta in modo equilibrato. Questa attitudine conduce i neopagani all'essere particolarmente attivi in cause ambientalistiche e in studi ecologici, i quali spaziano dalla protezione della foresta vergine, all'agricoltura biologica, alla permacoltura, alla salvaguardia dei diritti degli animali. Quest'ultimo aspetto cozza spesso contro il muro delle religioni ricostruzionistiche, i gruppi alle quali aderiscono dovrebbero essere portati per coerenza alla pratica del sacrificio animale. Questa pratica è tuttavia generalmente sfavorita dalla stragrande maggioranza dei neopagani. Altri prodotti della moderna cultura neopagana sono il tecnopaganesimo e due approcci alla religione nettamente distinti tra loro, ovvero il mondialismo e il geneticismo. Il tecnopaganesimo è un'analisi logica riguardante la sacralità del mondo che intende includere in tale santità universale anche i prodotti più antropici della società umana. Mentre infatti certe correnti — di fatto pochissime, si parla in particolare di quella teodista dell'Etenismo — tendono a rifuggire la modernità perché vista come eccessivamente degenerata e discostata dalla natura, il tecnopaganesimo intende mettere in luce il fatto che anche ciò che è puramente prodotto dall'uomo, come per esempio la tecnologia, è parte della Divinità in quanto parte del tutto, e frutto della Terra sulla quale dimora l'umanità. Il mondialismo e il geneticismo sono invece due modi di intendere la religione applicabili esclusivamente alle religioni ricostruzionistiche, in quanto la Wicca e gli altri movimenti eclettici sono per definizione aperta a tutti, senza alcuna limitazione di carattere culturale. La lettura mondialistica è quella che intende mantenere un orientamento universalistico simile a quello delle religioni eclettiche, ed è di gran lunga la frangia ricostruzionistica prominente (dominante nell'Ellenismo, nel Celtismo, nel Kemetismo e quasi precisamente nella metà delle tradizioni etene). La visione opposta è quella geneticistica, la quale intende dare alla religione un carattere etnico o culturalmente circoscritto. Questa seconda tipologia di approccio è dominante nel Neopaganesimo esteuropeo, mentre equivalente al mondialismo nell'Etenismo. Le definizioni di religione o fede applicate all'ambito neopagano assumono un significato molto diverso da quello che ne risulta dall'applicazione in altri contesti di vario tipo. Essere neopagani non significa solamente credere in qualcosa di soprannaturale, ma anche "esistere", "vivere", essere cioè partecipi del mondo. Quello del neopagano è uno status di identificazione del proprio essere come una parte della natura; tale impostazione filosofica è detta neopaganità."

Molti discreditano questo movimento in quanto adatto alle masse. Beh? Almeno è una massa buona.
 
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Marduk Seclorum
view post Posted on 19/6/2011, 12:47




CITAZIONE (*Nergy^Filthy* @ 19/6/2011, 00:58) 
Mi chiedo, ma se il paganesimo fosse rimasto al suo posto, sì strumentalizzato, sì corrotto, ma non certo opposto a scienze e filosofie "alternative", la nostra era, che chiamiamo contemporanea, sarebbe giunta prima?

Questa domanda è importante, ho ragionato il pensiero in maniera diversa dal tuo comunque, non telo sto a spiegare che è complesso ma se vuoi leggi l'altro topic di questa sezione.
In poche parole si, se noi avessimo abbandonato tempo fa il concetto di dio cristiamo avremmo avuto più tempo per sviluppare metodi sociali più evoluti e per elaborare scoperte scientifiche progredite, non oso immaginare come sarebbero le cose senza proprio una religione o corrente di pensiero dalla quale esser vincolati.

CITAZIONE (*Nergy^Filthy* @ 19/6/2011, 00:58) 
"I neopagani si propongono come spiritualità nuove ma riportanti alla luce la Weltanschauung precristiana, ovvero quel modo di vedere il mondo che pone l'essere umano non al disopra ma all'interno del sistema della natura. Questi concetti sono stati riscoperti solo in concomitanza con la diffusione dell'Illuminismo e delle filosofie umanistiche. L'essere umano è dunque — nelle varie religioni neopagane — parallelamente considerato signore della sua persona, della sua morale e della sua società, e membro di un eterno e ciclico equilibrio universale. Le religioni neopagane di tipo ricostruzionistico si richiamano a una continuità che le riallacci all'antico, sebbene spesso si riconosca che le contaminazioni e l'adattamento a certe visioni moderne siano inevitabili." (Wikipedia)

Veramente interessante, non ne avevo mai sentito parlare, in funzione di questo non posso dirti molto ma ti prometto che mi informerò presto...

Per quanto riguarda gli ultimi due capoversi, non son tanto per la metafisica, io penso che se non abbiamo i mezzi per definire ciò che ci circonda non dobbiamo ricorrere alla metafisica, dobbiamo lasciare il compito di capirla ai posteri oppure in un futuro immediato o remoto, sono un po agnostico determinista in questo caso.

Per quando riguarda tutte le correnti come l'Ecopaganesimo o il Tecnopaganesimo ecc. non è meglio credere nell'ECOnomia liberandosi da ogni tipo di dipendenza religiosa o di pensiero in generale?
Ora scordati quella che stai subendo andesso, conierei un nuovo termine per definire la nostra situazione fondendo plutocrazia e economia, il nostro sistema oggi è "PLUTOnomico" ovvero un sistema Plutocratico dove comanda chi ha il potere scaturito da immense ricchezze tramite l'economia.

Per Economia si intende l'utilizzo di risorse scarse per soddisfare al meglio bisogni individuali e collettivi, se si applicasse questo concetto il mondo sarebbe migliore, e basta questo per rispettare la natura e la madre terra, evidendo tutti quei circoli viziosi di movimenti neopagani che non dico siano sbagliati, ma non utili al fine ultimo che tentano di raggiungere, ovvero vivere bene tutti nel tutto, rispettando la natura, per questo seguo movimenti come Zeitgeist e Venus Project, perchè è come se fossero movimenti Neopagani, senza essere Pagani non so se mi spiego :)
 
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*Nergy^Filthy*
view post Posted on 19/6/2011, 14:19




Sì, ti spieghi benissimo.
Quello che io però cerco in queste forme alternative di spiritualità, è proprio la spiritualità stessa. Io non sono agnostico, non dico che per credere a qualcosa la devo vedere manifestarsi innanzi ai miei occhi. Io sento quello che credo e mi basta.

Non basta della semplice economia per la natura. Serve contatto con essa.
Molti si immaginano il mondo futuro come un immenso campo di grattacieli dove la Natura ora si è estinta, basta vedere tutte quelle americanate che ci provengono da Hollywood, insomma quei film che modellano i pensieri e le menti di milioni di persone con pensieri fantascientifici.
Sono in pochissimi a pensarla come te, come sono in pochissimi quelli che la pensano come me. Tu hai più pensato ad una soluzione che garantisca una migliore convivenza sociale paritaria, io ho pensato più alla forma individuale dell'individuo, la propria spiritualità.
Tu che contatti hai con il tuo spirito e quello immenso della Natura?
 
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Marduk Seclorum
view post Posted on 19/6/2011, 17:17




CITAZIONE (*Nergy^Filthy* @ 19/6/2011, 15:19) 
Sì, ti spieghi benissimo.
Quello che io però cerco in queste forme alternative di spiritualità, è proprio la spiritualità stessa. Io non sono agnostico, non dico che per credere a qualcosa la devo vedere manifestarsi innanzi ai miei occhi. Io sento quello che credo e mi basta.

Non basta della semplice economia per la natura. Serve contatto con essa.
Molti si immaginano il mondo futuro come un immenso campo di grattacieli dove la Natura ora si è estinta, basta vedere tutte quelle americanate che ci provengono da Hollywood, insomma quei film che modellano i pensieri e le menti di milioni di persone con pensieri fantascientifici.
Sono in pochissimi a pensarla come te, come sono in pochissimi quelli che la pensano come me. Tu hai più pensato ad una soluzione che garantisca una migliore convivenza sociale paritaria, io ho pensato più alla forma individuale dell'individuo, la propria spiritualità.
Tu che contatti hai con il tuo spirito e quello immenso della Natura?

Be guarda io vivo in un'isola di 12mila persone, e sto continuamente a contatto con la natura da quando sono nato, e penso di avere un legame fortissimo, infatti, odio le citta, proprio per la frenesia delle persone e della mancanza della natura, per il resto, non ho pensato ad una soluzione che garantisca una migliore convivenza sociale paritaria, ma invece penso che per risolvere la situazione mondiale dobbiamo concentrare le nostre menti al 100% sui fatti, e sulle persone, e non dovremmo nemmeno pensare al 5% alla spiritualità, per ora, perchè come detto pocanzi, non abbiamo le prove giuste, ne il tempo da sprecare per trovarle, ogniuno ha degli imput che può interpretare come divini, ma siccome esse sono sensazioni, emozioni e sentimenti, hanno bisogno di molto tempo per essere elaborate, e più tempo passa, più cela mettono nel culo.
 
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*Nergy^Filthy*
view post Posted on 19/6/2011, 20:16




E' così, molte volte mi ripeto che se non possiamo conoscere determinate cose allora dovremmo lasciare perdere e pensare semplicemente ai piaceri della vita. Ma poi sento sempre di nuove scoperte, del progresso, e non parlo del mondo scientifico, ma parlo di persone che quotidianamente, non ce ne rendiamo conto, prendono decisioni importanti, si allontanano da una chiesa per abbracciarne un'altra in cerca di qualcosa di più personale, che sia più idonea alla propria corrente di pensiero. Questa "sveglia" finalmente è suonata, le persone capiscono che non si è tutti cristiani, ma si può essere molto altro.
La religione, se non servirà a comprendere i piani divini, almeno servirà ad acquietare l'animo umano che spesso è portato a superare i limiti che gli vengono imposti. Non dico che è un male superare i limiti ed essere più liberi, dico solo che la religione aiuta questo processo ponendo dei freni e, sbagliando s'impara, tramite gli errori degli esponenti delle religioni, l'uomo matura e supera il limite protendendosi verso un futuro non troppo cambiato e a cui si potrà abituare senza troppi "giramenti di testa". Davvero, si può diventare matti.. Basti pensare alle popolazioni indigene tutt'ora presenti in alcune parti dell'Africa, in America, in Asia o in Oceania, che sono totalmente scombussolate quando vengono a contatto col nostro mondo.
Sì, la religione è un utile freno sociale. Non è l'unico freno, anche le forme di governo sono cambiate nel corso dei secoli e anche loro hanno avuto la funzione di "sveglia sociale".

In sostanza dico, questa è la nuova era del paganesimo, si è ammodernata apposta per superare quei limiti che la chiesa non si decide di togliere. Propone uno stile di vita poco differente e più a contatto con la natura che con i grattacieli.

Mi dirai tu, "il problema è la spiritualità, non me ne frega niente di queste cose". Giusto, però guarda, nel neopaganesimo hanno tolto un dio di troppo e hanno lasciato come divinità ciò che sappiamo esistere, la Natura, il nostro pianeta e noi stessi.
 
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Marduk Seclorum
view post Posted on 19/6/2011, 22:24




CITAZIONE (*Nergy^Filthy* @ 19/6/2011, 21:16) 
Mi dirai tu, "il problema è la spiritualità, non me ne frega niente di queste cose". Giusto, però guarda, nel neopaganesimo hanno tolto un dio di troppo e hanno lasciato come divinità ciò che sappiamo esistere, la Natura, il nostro pianeta e noi stessi.

Perfortuna che non mi conosci bene allora xD, non ti dirò mai una cosa del genere, al massimo ti dirò che son contrario ad ogni corrente di pensiero o associazione di idee, penso che qualsiasi forma di religione confonda, non renda dipendenti e limiti la libertà di pensiero, non credi che sia meglio rispettare la natura in quanto tale e non i quanto cosa divina?
 
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*Nergy^Filthy*
view post Posted on 19/6/2011, 22:29




Non penso sia meglio in quanto le cose "normali" di questo mondo vengono assorbite nelle abitudini e tralasciate. La Natura è divina perchè ci riserva delle cose che non potremo mai conoscere.
 
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Marduk Seclorum
view post Posted on 19/6/2011, 22:37




CITAZIONE (*Nergy^Filthy* @ 19/6/2011, 23:29) 
La Natura è divina perchè ci riserva delle cose che non potremo mai conoscere.

La natura non potrebbe riservarci cose che non potremmo mai conoscere solo in quanto tale?
Non uso di solito parole come "mai", sarebbe l'equivalente di dire sempre, nego ogni forma di asssolutismo, poi penso che non sappiamo se la natura ci riserverà delle cose che non potremmo mai conoscere, penso sia inutile dire che esistano cose che non possiamo conoscere, sarebbe come a dire che 2esistono cose che non esistono", maccio è un genio :D
 
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*Nergy^Filthy*
view post Posted on 19/6/2011, 23:21




Solitamente anch'io sono restio dall'utilizzare forme di assolutismi, ma in questo caso ne sono abbastanza convinto, perchè ci sono cose del ciclo vitale naturale che non possiamo conoscere, la morte è una delle cose inconoscibili e si può dire "mai" nel suo caso.
 
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Marduk Seclorum
view post Posted on 20/6/2011, 01:32




CITAZIONE (*Nergy^Filthy* @ 20/6/2011, 00:21) 
La morte è una delle cose inconoscibili e si può dire "mai" nel suo caso.

Perchè è inconoscibile, non puoi avere prove dello sconosciuto, quindi non puoi fare affermazioni su esse, se ragioni con quel principio, tutto si può affermare.
 
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*Nergy^Filthy*
view post Posted on 20/6/2011, 13:43




Io non posso avere prove dello sconosciuto, ma tu, riguardo all'argomento postmortem, puoi dire di conoscere qualcosa? Siamo sulla stessa barca. Si può dire sia "mai", sia "non posso dire mai" (forse perchè prima o poi moriamo, ma a quel punto che senso ha conoscere?).
 
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Marduk Seclorum
view post Posted on 20/6/2011, 13:58




CITAZIONE (*Nergy^Filthy* @ 20/6/2011, 14:43) 
Io non posso avere prove dello sconosciuto, ma tu, riguardo all'argomento postmortem, puoi dire di conoscere qualcosa?

Non posso dire niente, ma proprio in funzione di questo non dico niente, capisci? Interrogarsi su queste cose, sul "momentaneamente" inconoscibile, leva tempo ed energie all'interrogarsi sul conosciuto e conosciubile, questa è la mia filosofia, spero di trasmettere il messaggio.

Se non riusciamo a capire ciò che abbiamo la possibilità di conoscere, come pretendiamo di capire ciò che ora non possiamo analizzare.
 
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11 replies since 18/6/2011, 23:58   112 views
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